
Il laboratorio sartoriale: come nasce la qualità
Un laboratorio sartoriale punta sull’eccellenza, sempre e comunque. A tal proposito, la tradizione del nostro paese ci ha lasciato un grande insegnamento: non c’è alta qualità se manca la cura del dettaglio. La cura del dettaglio coinvolge tutte le fasi realizzative: design, scelta dei tessuti e dei filati, lavorazione a mano. I capi interamente realizzati in Italia, classificabili come creazioni Made in Italy, si distinguono per durata e resistenza. Riconoscere un abito dozzinale, non richiede né tempo, né grandi sforzi. Basterebbe leggere le informazioni sull’etichetta, come quelle relative alla temperatura consigliata per il lavaggio. Se troppo bassa, si può già sospettare la presenza di coloranti scadenti. Per questo, meglio orientarsi verso caratteristiche che fanno la differenza in termini di durabilità nel corso degli anni. Come la scelta di tessuti naturali quali lana, cotone, lino, sui quali da sempre l’industria tessile italiana e il mondo della confezione artigianale puntano per distinguersi.
Laboratorio sartoriale, rifugio ed eco di estro e personalità
Se è vero che il Made in Italy non può sopravvivere senza originalità e qualità, è altrettanto vero che un laboratorio sartoriale non può durare a lungo se mancano estro e personalità. Inevitabilmente, schema e scelta dei tessuti dicono molto – talvolta tutto – riguardo alle logiche di produzione che aziende come Viro seguono per offrire il meglio ai propri clienti. Ragionare sul tessuto in base a gusti personali, stagionalità, grammatura determina vestibilità e durata dei capi. Il nostro staff lavora su tessuti pregiati e fibre naturali per rispetto verso il cliente, che merita un prodotto in grado di durare a lungo. A prescindere dalla stagione, i migliori capi sono quelli in grado di
- Aderire alle forme
- Risultare gradevoli al contatto con la pelle
- Essere traspiranti
La grammatura è specifica: il peso di tessuti in lana arriva a 400 grammi, mentre i tessuti estivi sono più leggeri, non superando i 250 grammi.
Morbida, naturale, versatile: la lana
Per varie ragioni, stilisti e artigiani amano la lana. Innanzitutto, è una fibra morbida, ideale per l’inverno – si pensi al misto cashmere o alla flanella. Tuttavia, non ci si rinuncia nemmeno in estate, grazie a tessuti misti lana-cotone. In un laboratorio sartoriale, gli artigiani si focalizzano sulla loro esperienza per scambiarsi idee e opinioni. Ma anche per offrire consulenza e guidare il cliente alla scelta migliore, e più opportuna. Una consulenza di qualità sottolinea l’importanza delle fibre naturali, caratteristiche dell’abito, come e quando indossarlo. Inoltre, non demonizza, bensì analizza le peculiarità della produzione in serie e dei tessuti sintetici, specie se di scarsa qualità. Ricorda che il nostro è un mondo dove contano altri sensi oltre la vista. L’occhio vuole la sua parte, ma può ingannare, perché certi abiti – a un primo sguardo sfavillanti e di notevole effetto – si scoloriscono e deformano quasi subito.

È una questione sensi. E di aghi.
In un laboratorio sartoriale si utilizzano macchine a un ago, e la grandezza dell’ago dipende dalla qualità della stoffa. Alla luce di ciò, è facile dedurre come aghi della stessa misura, utilizzati indiscriminatamente, producono risultati mediocri – se non pessimi – pregiudicando la fattura di un capo all’apparenza gradevole. Se non addirittura bello, bellissimo. È sempre una questione di apparenza, per cui è importante coinvolgere anche altri sensi per orientarsi nella scelta dell’acquisto. Alcuni abiti sono sgradevoli al tatto, altri addirittura risultano poco piacevoli all’olfatto, in quanto hanno un cattivo odore. A tal proposito, ci piace ribadire che i laboratori sartoriali sono luoghi dove la qualità nasce spontaneamente, ed è immediatamente riconoscibile. Anche perché ogni cliente sa che la personalizzazione è un must: si possono scegliere colori, tessuti, stili. Prendiamo ad esempio le giacche, dove si personalizzano risvolti – o revers classici, a punta o a scialle. Nonché fodere, bottoni, posizione delle tasche.
Il laboratorio sartoriale, ideale per la personalizzazione di forme e colori.
Nella scelta dei capi, il colore gioca un ruolo cruciale. Anche in questo caso, in un laboratorio sartoriale di qualità, si punta a risaltare le peculiarità di tinte uniche e a fantasia. Nel primo caso, esistono colori più adatti come blu, grigio chiaro, nero o celeste. Le fantasie si nutrono di decorazioni geometriche, dove è possibile spaziare o sperimentare con altre tonalità. Uno dei tessuti più adatti resta il cotone, notoriamente versatile e impiegato in più ambiti del design, inclusi i rivestimenti per arredi. A valorizzare questa fibra, la possibilità di orientarsi verso scelte sostenibili con cotoni certificati BCI o GOTS, risultato di lavorazioni attente all’ambiente e alla salvaguardia della salute. Dalle tele di cotone più pesanti nell’arredamento a quelle per camiceria, passando per le maglie jersey, il cotone è un must anche per la capacità di sopravvivere a lavaggi a temperature elevate e resistere a più cicli in asciugatrice.
