Le stampe, realtà e sogno senza tempo
Estetica,
praticità,creatività.
Le stampe nella moda rappresentano una ricerca di stile. Sempre attuali, spesso versatili, talvolta iconiche. Nonostante gli anni, segnati da cambi di ritmo e di gusti, le sfilate della stagione primavera estate 2024 sanciscono che sono sempre amati. Gli abiti stampati strizzano l’occhio ad ogni tipo di esigenza: estetica, pratica, creativa. Stuzzicano l’immaginario di stilisti e acquirenti, perché arricchiscono tessuti e modelli. Soprattutto, rispondono ai cambiamenti di umore e al desiderio di esprimere a 360 gradi aspetti della personalità, sia evidenti che latenti. Da esternare con un cambio d’abito a distanza di poche ore; dunque spazio al floreale che soddisfa la voglia di classicismo o all’animalier che asseconda la grinta delle donne di oggi. Senza dimenticare i pois – tornati dopo anni di assenza – o i motivi geometrici che delineano tratti spigolosi. Fino alle stampe check o tartan, non più relegate ai mesi autunnali o invernali
Dove il colore si unisce con la leggerezza
Floreale immortale
Dovendo immaginare continuamente la donna del futuro, gli stilisti si trovano di fronte al dilemma ricorrente in ogni stagione. Come dare indicazioni di stile, settando regole e lasciando al tempo stesso spazio alla creatività? Versatilità è l’unica risposta che sembra sostenere il peso di tutte queste domande. Dunque, gli abiti stampati rappresentano la soluzione congeniale. Ovunque spicca la presenza di motivi floreali – con buona pace delle battute di Miranda Priestley. Gigli, pattern con piccole margherite, tutto concorre alla definizione di stampe dove a trionfare è la voglia di freschezza e classicismo. Una scelta che permette di aggiungere un tocco di colore e leggerezza al look, specie in situazioni formali. Dove un pizzico di frivolezza – misurata, calcolata – risulta particolarmente efficace anche grazie ad abbinamenti con borse a pochette, mocassini eleganti, sandali dal tocco sobrio. Un incrocio di elementi minimal e colorati. Per convincere e respirare
I pois, trendy (e dandy)
Tra tutte le stampe, le fantasie a pois sono spesso un must. Da duecento anni le troviamo su abiti ed accessori, grazie ai dandy che in epoca vittoriana le sceglievano per vivacizzare tinte grigie e anonime. Da allora i tessuti puntellati da dots sono ideali in tutti i contesti. Adatti in ambienti Country o urban, per un evento o per una semplice giornata di shopping. Bianchi e neri secondo Dolce e Gabbana, sul fondo rosso per Moschino, optical nella migliore tradizione Cavalli. Senza dimenticare i piccoli pois – quasi invisibili – proposti dalla linea Chanel, contrapposti alle scelte di Stella Mc Cartney o Westwood che non si pongono limiti quando si tratta di scatenare fantasie o colori. Pertanto, la scelta resta a chi deve indossarli, come tradizione della moda impone.
Ogni stile ha un suo perché
L’animalier, un tocco di grinta in più
Nell’ambito delle stampe, il print animalier trova il suo spazio anche in questa stagione. Ormai si conferma un elemento evergreen, preferibilmente inserito su tessuti e toni neutri, dal beige al color panna. Magari anche da abbinare ad accessori dove il black è dominante, o – per chi ama osare – a quelli dove i motivi geometrici sono dominanti. I modelli snake, almeno quest’anno, da prediligere rispetto al leopardato. Quindi spazio a trench, pantaloni o stivali pitonati – ma anche giacche o t-shirt. Senza dimenticare spolverini e borse a spalla. In linea con una fantasia nata per trasmettere audacia con eleganza. Come nelle intenzioni originali di stilisti come Dior o Yves Saint Laurent, tra i principali fautori di uno stile che dagli anni Sessanta in poi ha avuto grande impatto sullo stile. Presente sulle passerelle, come in strada, a dimostrazione che si tratta di un fenomeno globale. Come auspicato da maestri del genere, Roberto Cavalli e Alexander Mc Queen in testa.
Il tartan: uno stile ritmico e all season
I quadri, intesi come opere d’arte e di design. Quando parliamo di moda, vengono in mente inevitabilmente gli intramontabili tartan che rimandano alle remote Highlands scozzesi. Disegni quadrati spezzati da righe di vario colore, posti in sequenza sull’ordito e sulla trama, che creano ritmo e suggeriscono vitalità. Tra le stampe, il tartan è forse più associato alla stagione fredda, ma in un mondo che cambia, la reinvenzione è sempre dietro l’angolo. Così possiamo trovarli su abiti perfettamente intonati alla stagione calda, grazie a varianti che propongono toni freschi – come il celeste – o il fluo. Una leggerezza e una freschezza doverose, su canotte e tessuti in seta, da alternare a tessuti a righe come propone Vuitton. Nel segno del multicolor e del mix and match, sempre più parole chiave per chi cerca e persegue uno stile, più che il trend del momento.
Coerenza e contraddizione
La presenza di motivi geometrici anche netti, degni dei quadri di Mondrian, non è incoerente con il desiderio di dare voce e colore alle istanze di chi ama indossare abiti con le stampe più diverse. Tutt’altro: i disegni spigolosi, i blocchi a colore, le gonne a campana amati da stilisti come Fendi, Vuitton o Versace ribadiscono che il mondo è complesso. Così come lo sono i gusti e i punti di vista, che rispondono come possono a un mondo articolato dove la contraddizione è dietro l’angolo. Sartorie e case di moda sono pronte alla sfida: del resto, non sono qui per questo?